L’azienda avrebbe investito solo 6 milioni di dollari per sviluppare il suo AI R1, contro i miliardi spesi dai rivali americani!
Il suo successo ha fatto crollare Nvidia del 17%, impattando anche Microsoft e Alphabet.
DeepSeek dimostra che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale non è più dominio esclusivo delle aziende occidentali. Il suo approccio innovativo e open-source favorisce la ricerca globale, sebbene restino dubbi sulla censura nei suoi modelli.
Dopo attacchi hacker su larga scala, DeepSeek ha limitato le registrazioni di nuovi utenti, mentre le restrizioni USA sui chip non ne hanno frenato la crescita.
Il futuro dell’AI è più incerto e competitivo che mai, con una Cina sempre più protagonista nella corsa tecnologica.
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