Facebook fa causa all'Unione Europea
Facebook ha fatto causa all'Unione europea per invasione della privacy dei propri dipendenti.
Il ricorso, depositato presso il Tribunale del Lussemburgo, è legato alle richieste delle autorità di Bruxelles nell'ambito delle indagini sul trattamento dei dati da parte della società di Mark Zuckerberg.
Il social network ha fornito nel tempo 315 mila documenti alla Commissione europea. Elementi che alla Commissione non sarebbero bastati e ai quali sono seguite successive richieste che hanno spinto Facebook ha presentare ricorso.
Secondo alcuni media britannici, Bruxelles avrebbe chiesto tutti i documenti contenenti parole chiave e frasi come "grande domanda", "gratis", "non va bene per noi" e "shutdown". Nel suo ricorso Facebook sostiene che questa richiesta sia troppo ampia e includerebbe anche informazioni private sui propri dipendenti.
"La natura eccezionalmente ampia delle richieste della Commissione significa che dovremmo consegnare documenti prevalentemente irrilevanti che non hanno nulla a che fare con le indagini della Commissione, comprese informazioni personali altamente sensibili come le informazioni mediche dei dipendenti, i documenti finanziari personali e le informazioni private di membri della famiglia dei dipendenti", ha spiegato Tim Lamb, responsabile dell'ufficio legale di Facebook.
"La Commissione difenderà il suo caso davanti alla Corte. L'indagine dell'Unione Europea sul potenziale comportamento anticoncorrenziale di Facebook è ancora in corso" ha risposto un portavoce della Commissione Europea.