Meta cambia tutto: via i fact-checker, spazio alla libertà di espressione!  

Il CEO Mark Zuckerberg ha annunciato la svolta epocale in un video pubblicato sul blog aziendale. Basta con i moderatori professionisti e i contenuti penalizzati: ora saranno gli utenti stessi, con le nuove “Community Notes”, a segnalare e contestualizzare i post.  

Cosa significa? Più libertà, meno restrizioni. Temi caldi come immigrazione e identità di genere torneranno visibili, mentre le regole di moderazione si concentreranno solo su violazioni davvero gravi. I contenuti politici e sociali, spesso oscurati, avranno nuova visibilità.  

Zuckerberg ha ammesso gli errori del passato: “Abbiamo censurato troppo e frustrato gli utenti. È ora di tornare alla libertà di espressione!”  

Non tutti applaudono: c’è chi teme che questa libertà porti più fake news e propaganda. Inoltre, il cambio di rotta avviene in un clima di “destrizzazione” di Meta, con rapporti sempre più stretti tra Zuckerberg e Donald Trump.  

Per ora il cambiamento vale solo negli USA. In Europa le regole sulla moderazione sono più rigide.

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