Per minare la criptovaluta più famosa al mondo non sono necessarie decine di schede grafiche di ultima generazione. Non è necessariamente indispensabile un’attrezzatura da migliaia di euro e nemmeno dei super computer...
Lo dimostra lo YouTuber stacksmashing, che ha deciso di trasformare il suo caro e vecchio Game Boy originale in un mining rig.
Con le dovute modifiche, l’iconica console portatile Nintendo, uscita per la prima volta sul mercato nel 1989, è riuscita a collegarsi alla rete dei Bitcoin e unirsi ai milioni di altri “picconatori”.
Per connetterlo alla rete Stacksmashing ha utilizzato un Raspberry Pi Pico (una board da pochi euro), modificando il Nintendo Game Link Cable solitamente utilizzata per il multiplayer locale su Tetris o per lo scambio di mostriciattoli con i vari titoli Pokémon.
Il vecchio Game Boy grazie al suo processore Sharp LR35902 a 8 bit con frequenza di 4,19 MHz è riuscito a raggiungere 0,8 hash al secondo (i sistemi moderni si spingono a circa 100 terahashes al secondo).
In pratica l’impresa in cui si è cimentato stackmashing è simile a quella di voler scavare un tunnel con uno stuzzicadenti. Secondo quanto calcolato dallo stesso YouTuber, ci vorranno due milioni di miliardi di anni per minare un bitcoin con il vecchio Game Boy...
"/>In evidenza