Lo ha stabilito la Corte d'Appello di Milano. Secondo i giudici, il colosso statunitense ha copiato un'applicazione che, tramite la geolocalizzazione, consente agli utenti di individuare negozi, locali, ristoranti di loro interesse e vicini.
L’applicazione della Business Competence si chiama Faround. Secondo i giudici non esistono prove che la funzione Nearby Places sia stata sviluppata in modo autonomo da Facebook rispetto a Faround.
Rispetto alla sentenza di primo grado, la somma è più che decuplicata: nel 2019 Facebook era stato condannato a corrispondere 350 mila euro più 90 mila euro per le spese legali.
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