l’esperto di privacy Christian Bernieri ha osservato che, rendendo visibili i post pubblici anche agli utenti bloccati, X potrebbe violare il GDPR, poiché cambia retroattivamente la gestione della privacy senza informare chiaramente gli utenti.
Resta da vedere se la comunità si abituerà a questa novità o se ci sarà un ritorno al blocco “classico”, come avvenuto nel 2013 quando Twitter tentò (senza successo) di introdurre una modifica simile.
Per ora, chi vuole davvero evitare sguardi indesiderati sui propri post pubblici dovrà attivare l’opzione per renderli privati, riservandoli ai soli follower.
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